Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali oppure fanno ingrassare. George Bernard Shaw

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lunedì 24 febbraio 2014

Pagoda ai tre gusti : cioccolato, caffè, pistacchio, con granella di amaretti







Ingredienti per 6 vaschette trasparenti Finger Food Atmosfera Italiana

1/2 l di Crema pasticcera
500 ml di panna
3 fogli di gelatina
50 g di cioccolato fondente
crema al pistacchio
3 cucchiaini di caffè istantaneo liofilizzato.
10 amaretti circa


Per decorare:
panna montata
amaretti
pistacchio





Preparate la crema pasticcera.
fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per una decina di minuti.
Quando la crema si alza a bollore, toglietela dal fuoco e unite la gelatina, strizzata.
Versate la  crema  in tre ciotole distribuendola in parti uguali.
Nella prima ciotola aggiungete il caffè solubile
in un'altra ciotola aggiungete il cioccolato fondente
nell' ultima ciotola la crema di pistacchio
Otterrete così  3 ciotole di creme diverse :caffè, cioccolato e pistacchio.



Fate raffreddare le creme a temperatura ambiente e intanto montate la panna
Distribuite la panna montata in parti uguali nelle tre ciotole di crema
potrete iniziare a creare il  dolce.
Versate sul fondo della vaschetta uno strato di amaretti sbriciolati grossolanamente, fate poi  un primo strato di crema al centro aiutandovi con un cucchiaio,
Appena fatto il primo strato di crema, mettetelo per qualche minuto a solidificare in freezer e quando sarà compatto continuate con un altro strato di crema,  rimettete in freezer e aspettate di nuovo che tutto sia solido per creare un altro strato, fino ad esaurimento delle creme.


Quando l'ultimo strato di crema sarà solidificato, decorate con  panna montata, amaretti sbriciolati e qualche pistacchio a pezzetti.
Ponete tutto in frigo per almeno 5-6 ore e poi gustate le creme ben fredde.





domenica 16 febbraio 2014

Carnevale è vicino - Castagnole di ricotta



 
Tra i dolci tipici del carnevale ci sono le castagnole di ricotta, soffici e leggerissime, la particolarità è che la ricotta non è il ripieno , ma fa parte dell'impasto,  provatele ... ma attenzione una tira l'altra !
 
 
Ingredienti:

50 gr di burro
150 gr di zucchero
300 gr di ricotta
5 rossi d'uovo
500 gr di farina
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
150 gr di latte
buccia di limone ed arancia grattugiata
olio di arachidi per friggere

Preparazione:

Amalgamate gli ingredienti, tutti a temperatura ambiente, nell'ordine sopra riportato.
Lavorate poco. Lasciate riposare l'impasto nel frigo per circa mezzora. Fate delle palline aiutandovi con un cucchiaio come se si volessero ottenere degli gnocchi e friggetene poco alla volta in olio profondo ben caldo tra 170 e 180 gradi , asciugare l'olio in eccesso con carta assorbente
,rotolatele nello zucchero semolato.
 

sabato 15 febbraio 2014

Paste di mandorla





Le origini di questo dolce sono molto lontane, infatti pare sia nato alla fine del 1100, nel convento palermitano della Martorana, annesso alla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, che deve il suo nome a Giorgio d'Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II. Il nome "reale" attribuito alla pasta dolciaria si può ricondurre al fatto che essa fosse "degna di un re" per la bontà e le caratteristiche del dolce. ( Wikipedia )


Ingredienti:
500 g di mandorle bianche
4 albumi
380 g di zucchero al velo

Procedimento

Ridurre a farina le mandorle ed aggiungere, in una ciotola, lo zucchero al velo,  gli albumi lievemente mescolati
Amalgamare bene gli ingredienti a mano o nel mixer
Mettete la ciotola, in frigorifero coperta da pellicola per qualche ora.
Trascorso il tempo, iniziare a fare i dolcini.
Fare dei rotolini , passarli nello zucchero al velo e dare forma di  “ S “Infornare a 175° per circa 15 minuti in una teglia ricoperta da carta forno.

mercoledì 5 febbraio 2014

Diplomatici ...uomini o dolcetti ?



Il dolce che vi propongo oggi è il diplomatico

 

Il dolce chiamato Diplomatico ha origini antiche. Per alcuni si chiama cosi perché una torta simile fu inviata in dono da un diplomatico del ducato di Parma nel 1454 a Francesco Sforza, duca di Milano. Altra versione invece è quella che racconta che la torta sia stata originata a Verona, creata nel periodo post-natalizio per riciclare gli avanzi del Pandoro, dolce tipico del luogo.
Osservando con attenzione la ricetta del diplomatico (o torta diplomatica) ci troviamo sia morbido pan di spagna che pasta sfoglia. C’è la crema (poca) e l’alchermes per amalgamare. Il risultato nel complesso è buono ma mangiare il diplomatico è complicato. Bisogna essere seduti, con un piatto sotto e un tovagliolone sulle gambe. Usare forchetta e coltello può essere difficile perché se non bagnato bene, soprattutto in acque territoriali, il diplomatico si frantuma. Mangiarlo con le mani prevede un’apertura boccale di rilievo e doti da apneista per evitare di venire annebbiati da una nuvola di zucchero a velo. E la sostanza, la crema, è sempre troppo poca.
 
 
Ingredienti :
2 fogli rettangolari di pasta sfoglia pronta ,
1 Pan di Spagna di 3uova  rettangolare,
500g di ricotta fresca,
50g di gocce di cioccolato,
zucchero a velo ,
50g di zucchero semolato,
un pizzico di cannella in polvere,
 mezzo bicchiere di vermut per la bagna o alchermes
Assemblaggio
Rivestite con pellicola da cucina uno stampo rettangolare ,mettete la sfoglia sul fondo  , sovrapponete il pan di Spagna tagliato a fettine dello spessore di circa 1 centimetro. Inzuppate il pan di Spagna con il liquore (diluito con acqua e un cucchiaio di zucchero),fate  uno strato di crema di ricotta e spargetevi sopra  metà delle gocce di cioccolato, livellate bene con una spatola. Fate un altro strato di fette di Pan di Spagna, bagnate nuovamente e spalmate la crema di ricotta rimasta e le gocce di cioccolato, infine ricoprite con la seconda sfoglia, spolverizzate abbondante zucchero a velo.
Chiudere con pellicola trasparente, lo stampo e fate riposare il dolce in frigo per almeno 2 ore .
Sformate  e tagliate il dolce a quadrati con un coltello molto affilato facendo attenzione a non rompere la pasta sfoglia.